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Newsletter_18_23_06_2025

COSTRUIRE INSIEME

 

Ciao a tutte e tutti,

grazie per la rinnovata fiducia. L’impegno da parte mia non è mai mancato, e non mancherà nemmeno adesso. Il nuovo CDA porta nuove energie, nuove domande e una voglia condivisa di rilanciare il percorso della nostra cooperativa.

Abbiamo già cominciato a riscrivere alcune delle regole che ci guidano, ma quello che abbiamo ottenuto finora non è un punto d’arrivo. È, piuttosto, la comprensione di un percorso. Anche ciò che ci siamo chiariti oggi potrebbe non bastare alla cooperativa che saremo tra tre anni. Nulla è scritto sulla pietra — e va bene così.

Gli errori ci saranno, ma la direzione è chiara: vogliamo migliorare, coinvolgere, prenderci cura della cooperativa e delle persone che la rendono viva. Per farlo serve di più: serve partecipazione attiva, nelle assemblee, negli incontri, nei momenti in cui ci si ascolta e si costruisce insieme.

Il libro delle soluzioni non esiste. Se c’è, è sparso nelle teste e nelle braccia di tutte e tutti. E dobbiamo farle uscire fuori, quelle idee e quelle energie, perché solo così possiamo crescere davvero.

Come persona, non ho dubbi: ciò che sta accadendo in Palestina è un genocidio, un orrore che nel 2025 non può e non deve essere tollerato. Ma come presidente sento la responsabilità di non trasformare la cooperativa in un megafono personale. La cooperativa non può parlare con la voce di uno solo, ma con quella di una comunità che sceglie, che riflette, che si confronta.

Mettere una bandiera può essere un segno, ma non basta. Serve una consapevolezza collettiva, un pensiero condiviso. Anche il silenzio, in certi momenti, è una posizione. E allora provo a lasciare aperto uno spazio: perché parlarne insieme non è solo utile, è necessario. Con la speranza che da ognuno possa arrivare uno spunto, un’idea, un gesto. Per non smettere mai di crescere come cooperativa, e come persone.

Daniele

In questo percorso che vuole essere sempre più condiviso, il contributo di chi sceglie di mettersi in gioco è fondamentale. Per questo, abbiamo chiesto alle tre nuove componenti del Consiglio di Amministrazione cosa le ha spinte a candidarsi e quali sono le idee, le energie e le aspettative con cui affrontano questo nuovo ruolo. Un passaggio di voce e responsabilità che arricchisce la direzione della cooperativa con nuovi sguardi e nuove motivazioni.

 

Silvia: Sono molto emozionata e felice di far parte del Consiglio di Amministrazione della nostra cooperativa Selva.

Sono cresciuta in questa cooperativa, tra i suoi valori, le sue persone, le sue sfide e le sue conquiste. Qui ho imparato il significato di comunità, di partecipazione, di responsabilità condivisa. E oggi sento forte il desiderio – e il dovere – di restituire tutto quello che ho ricevuto, mettendo a disposizione il mio impegno, le mie competenze e la mia passione.

Il mio obiettivo è lavorare, insieme a tutte e tutti voi, per far crescere la cooperativa, mantenendo salde le sue radici ma con lo sguardo sempre rivolto al futuro!

 

Giulia: Il motivo principale per cui ho deciso di candidarmi per entrare nel Consiglio di Amministrazione della cooperativa è la profonda condivisione dei suoi valori e l’entusiasmo nel contribuire al raggiungimento di obiettivi ambiziosi e concreti.

Desidero dare un impatto positivo alla comunità, mettendomi in gioco e, al tempo stesso, arricchendo il mio percorso personale e professionale attraverso nuove competenze ed esperienze.

Mi entusiasma inoltre l’idea di far parte di una rete di persone che condividono interessi e principi comuni, contribuendo a rafforzare quello spirito di cooperazione che è alla base di ogni grande obiettivo e successo.

 

Chiara: Ho deciso di entrare nel CDA della Cooperativa Selva perché credo profondamente nel valore del nostro lavoro e desidero contribuire in modo attivo alla crescita e alla qualità dei servizi che offriamo.

Mi metto a disposizione con entusiasmo e senso di responsabilità, nella speranza di essere all’altezza di questo importante compito.