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Newsletter_12_20_12_2024

UN ANNO DI CRESCITA, COMUNITA' E CONDIVISIONE

Il 2024 è stato un anno di intenso sviluppo e consolidamento per la Cooperativa. Il nostro team si è ampliato, consentendoci di offrire servizi ancora più diversificati e di qualità. L’apertura del nuovo nido d’infanzia “Il Gomitolo” a Chiesina Uzzanese ha arricchito l’offerta educativa per i più piccoli, mentre eventi come il Bella Vista Social Fest e Sgranar per Colli, ospitati quest’anno presso l’OX Centro Giovani, hanno consolidato il legame con il territorio.

Dopo un primo anno già ricco di ottimi risultati, la Comunità Educante prosegue il suo percorso di crescita, rafforzando sinergie e progettualità. Il nostro centro estivo ha registrato grande successo, e sia “Il Ranocchio” che “Via il Ciuccio” sono andati esauriti in poche ore, a testimonianza dell’apprezzamento che le famiglie nutrono nei confronti dei nostri servizi.

Ora, con la fine dell’anno alle porte, desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno condiviso con noi questo cammino: soci, dipendenti, lettori e chiunque abbia interagito con la Cooperativa Selva. A tutti voi giungano i nostri sinceri auguri di un Natale sereno e di un nuovo anno ancora più ricco di opportunità, collaborazione e benessere!

Dicembre 2016: Concessione Ox Centro Giovani

Concesso alla Cooperativa nel dicembre 2016, il Centro OX è uno spazio vivo e poliedrico che ospita numerosi eventi, attività educative e culturali, oltre a due sale di registrazione all’avanguardia. I prossimi interventi prevedono la trasformazione del parcheggio e dei campi adiacenti nel “Parco OX Centro Giovani”, un’area verde dedicata a socialità, sport, musica e condivisione. Un luogo in continua evoluzione, pensato per crescere insieme alla comunità.

GIRL POWER: DONNE E' ARRIVATO L'ARROTINO

Salve, mi chiamo Andrea, sono un quasi cinquantenne campanilista del mio paese e avevo desiderio di esprimere, grazie alla mia esperienza lavorativa degli ultimi 15 anni, certe riflessioni, in particolare basandomi su come affrontai, a fine anni Ottanta, le mie scuole medie del Borgo, e come vedo che vengono affrontate oggi.

A fine anni ’80 ancora esisteva l’esame di quinta elementare per poter passare in prima media; venivamo da 5 anni di maestra unica, al massimo due: quella della mattina e quella del pomeriggio. L’esame di quinta elementare sembrava il passo giusto per poi fare il grosso scalino delle medie, ma tra i petulanti anni della solita ed eccezionale, fantastica maestra Donatella e la tensione dell’esame finale, sembrava più un muro che uno scalino.

Oggi non esiste più l’esame di quinta elementare, esiste invece un’efficace divisione didattica delle materie scolastiche durante la settimana, un cambio di rotta decisivo che, secondo me, ha reso più facile il salto dalle elementari alle medie. L’impatto con la prima media nel 1987 fu per noi un vero e proprio cambio di marcia, nuove conoscenze ed emozioni a livello sociale e didattico a profusione. Cominciavi a conoscere nuovi personaggi provenienti da famiglie di ogni tipo, dalle più disagiate alle più altolocate, i nostri abiti a quei tempi rispecchiavano il vissuto da cui provenivi: figli di contadini che talvolta venivano a scuola in pantofole, compagni di classe che vivevano in roulotte e ogni giorno avevano indosso i vestiti della settimana prima. Esistevano in quantità smisurata bulli di ogni tipo, chi già fumava, chi già guidava un “ciaino” senza casco, e non mancava ogni tanto qualche scazzottata fuori di scuola, se non a volte anche dentro, prima della campanella dell’ingresso. Quelli di terza media, con la loro cintura attorno ai libri, se ne andavano a spasso a gruppi per tutto l’isolato della scuola a raccontarsi di tutto e di più. Queste constatazioni in pubertà/adolescenza nel 1987 erano nelle nostre menti.

Oggi il ragazzino di prima media che arriva a scuola deve semplicemente attraversare la strada delle elementari e arrivare alle medie, e trova un ambiente ospitale, sicuro e confortevole dove non si nota chi proviene e da dove, dove non si nota chi è di terza media o di prima, dove la maggior parte di chi incontri ti dà il buongiorno, una scuola media odierna che integra in maniera emozionalmente positiva i nuovi arrivati. Didatticamente, noi del ’76 arrivavamo a scoprire materie nuove come inglese, francese, arte, musica; oggi arrivano dalle elementari con un minimo di base su queste materie.

Ok, allora oggi faccio 1+1 e mi risulta che, nonostante la cronaca sia impazzita sui media odierni nel parlare negativamente dei giovani di oggi, tanto che sembra quasi uno stato di emergenza, io invece vedo tanta luce nelle generazioni future, anzi vedo più luci che ombre. La genitorialità, in questi anni, ha preso possesso in maniera più che positiva del futuro dei loro figli, il risultato vero per me è questo. La mia riflessione di fondo poi nasce semplicemente paragonando i tre anni di scuole medie di fine anni ’80 e quelli di oggi, non credo però sia un paragone di poco conto. I molti cambiamenti della scuola che ci sono stati in questi 35 anni, e i pochi elencati da me, mi bastano per pensare che il nuovo movimento giovanile che ci circonda porta verso un futuro positivo. Penso che possa tranquillamente cancellare con la cimosa (oggetto sostituito dalla LIM) quella frase che sta sulla lavagna del bar di un mio amico, dove c’è scritto “non c’è mai fine al peggio”, sono convinto che le nuove generazioni cresceranno, miglioreranno e conserveranno le nuove bellezze del nostro futuro.

Andrea Pieri

COSA SUCCEDE OGGI?

Il 20 dicembre 1971 nasce Medici Senza Frontiere, organizzazione umanitaria indipendente impegnata a offrire assistenza medica nelle aree più critiche del mondo. Da allora, garantisce cure senza discriminazioni, portando speranza a chiunque ne abbia bisogno.

 

INDOVINELLO DEL GIORNO

Può viaggiare intorno al mondo pur rimanendo sempre in un angolo. Cos’è?